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Un tour alternativo a Bergamo: la riscoperta di Astino in compagnia di una psicologa

Aggiornamento: 26 ott

Ti racconto le "camminate interiori" con Valeria Ghertani, visite guidate che legano i luoghi bergamaschi all'introspezione e all'ascolto di sé.



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Bergamo non è solo palazzi di pietra e opere d’arte.


È un viale tra i prati coltivati, un sentiero che conduce verso luoghi millenari, un chiostro che parla di noi e del nostro passato.

Ti voglio raccontare le esperienze che ho recentemente vissuto come guida e che hanno cambiato per sempre il mio modo di osservare e vivere l’ex Monastero di Astino.



Le passeggiate interiori ad Astino: un percorso alternativo tra albi illustrati, natura e storia


Ci sono luoghi che non si visitano soltanto: si attraversano.

E qualcosa, dopo, resta ancorato alla nostra anima per sempre.


La Val d’Astino è per noi bergamaschi un piccolo paradiso perduto: quel versante dei colli che scende verso il quartiere di Longuelo ha conservato la sua essenza naturalistica e ci regala passeggiate tra amiche, chiacchiere in coppia in una domenica di sole, escursioni lungo sentieri e attraverso boschi che, nonostante la vicinanza con la città, ci riportano alla nostra esistenza più remota e ancestrale, riconnettendoci con un ambiente e un habitat arcaico.


Il suo monastero medievale, gli orti e i campi tutt’intorno ci sono apparsi come i luoghi ideali per accogliere e rendere viva l’idea di Valeria Ghertani, psicologa, psicoterapeuta e teatroterapeuta di Bergamo, che mi ha coinvolta nella creazione di una visita guidata ad Astino davvero alternativa.



Nell'anti-refettorio del Monastero di Astino i partecipanti leggono con Valeria Ghertani un albo illustrato
Nell'anti-refettorio del Monastero di Astino i partecipanti leggono con Valeria Ghertani un albo illustrato


Come è nata l’idea di un tour alternativo tra arte e psicologia


All'inizio del tour, Valeria accoglie i partecipanti raccontando la genesi di questo percorso innovativo.


“L’idea è nata in una notte insonne, una di quelle in cui la mente non smette di cercare collegamenti tra le cose.

Mi chiedevo quanto ciò che vediamo influenzi ciò che sentiamo — e quanto, invece, il nostro stato d’animo cambi il modo in cui guardiamo il mondo. Da lì è nato il desiderio di intrecciare psicologia e arte, in una forma creativa capace di far dialogare il paesaggio esterno con quello interiore.


Per accompagnare questa esperienza ho scelto di usare gli albi illustrati come strumenti di facilitazione. Li ho cercati con cura, sfogliandoli in libreria, in biblioteca o tra le pagine di blog che raccontano storie per immagini.

Cercavo qualcosa che fosse evocativo, che parlasse più con le sensazioni che con le spiegazioni: immagini e frasi che unissero storie, che lasciassero spazio all’immaginazione e permettessero a chi ascolta di fare un viaggio anche sensoriale.


A questi albi ho affiancato piccole attivazioni esperienziali, pensate per aiutare i partecipanti a entrare nel vivo di alcuni temi e a connettere il dentro col fuori. Perché spesso basta poco: un gesto, un colore, una parola condivisa.

E tutto ciò che ci circonda diventa parte di un’esperienza che parla anche di noi”.




L'ex-Monastero di Astino visto dalle terrazze coltivate della Valle della Biodiversità - Orto botanico L. Rota
L'ex-Monastero di Astino visto dalle terrazze coltivate della Valle della Biodiversità - Orto botanico L. Rota

Mille anni di storia

Insieme a Valeria ho costruito così un percorso che ci ha permesso di raccontare la storia di Astino a ritroso. Le tappe, ovvero la chiesa, il chiostro, il refettorio e infine la Valle della Biodiversità, ci hanno guidati in un viaggio dall’oggi a mille anni fa.


Ho così potuto spiegare come oggi l’ex-monastero accolga mostre fotografiche, localini e momenti di sosta piacevoli, ma anche scuole d’eccellenza di design sociale.

L’ambiente agricolo, irrorato da acque limpide e baciato a sud da un sole prezioso, vede oggi giovani agricoltori modellare i terreni pianeggianti in pattern geometrici con i filari dei frutteti e i colori dei campi, recuperando dal passato antiche colture.


Da alcuni anni poi, l'Orto Botanico di Bergamo ha creato e donato a tutti noi la Valle della Biodiversità: un percorso tra terrazze coltivate che ospitano centinaia di specie e varietà di frutti della terra, un autentico scrigno di abbondanza e meraviglia.


Ripercorrendo passo dopo passo la linea del tempo al contrario, siamo giunti alla fondazione del monastero da parte dei monaci vallombrosani, arrivati qui dalla Toscana nel XII secolo.

Passeggiando, abbiamo ricostruito la vita monastica benedettina, i luoghi sacri, la vita comunitaria e gli usi e le tradizioni di un ordine che ha fatto della preghiera e del lavoro la propria missione.


Se vuoi approfondire la storia di Astino, ti invito a leggere questo articolo.



Ciò che resta del Monastero, nella vallata verde di Astino
Ciò che resta del Monastero, nella vallata verde di Astino

Gli albi illustrati e la terapia di gruppo

A ogni tappa del viaggio, Valeria ha estratto dalla sua valigia uno speciale albo illustrato, scelto con cura per entrare in risonanza profonda con il luogo che ci accoglieva.

L’ha sfogliato lentamente davanti a noi, mostrandoci le meravigliose illustrazioni e leggendo parole capaci di attivare riflessioni sul nostro mondo interiore, le nostre emozioni e i nostri sentimenti.


Gli albi illustrati sono compagni di viaggio speciali nella crescita e nello sviluppo delle bambine e dei bambini, strumenti preziosi nel percorso psicoterapeutico e nel lavoro genitoriale.

Con questa esperienza anche noi adulti abbiamo potuto riscoprire la potenza di un mezzo creativo che non perde la sua efficacia con il passare del tempo.


Terminata la lettura, Valeria ci ha proposto alcune attivazioni: brevi ma intensi esercizi creativi che ci hanno invitato a fermarci e a riflettere, con profonda leggerezza, sulle nostre esistenze.

Chi ha voluto, al termine, ha condiviso ciò che ne è scaturito con il resto del gruppo: un momento intenso, emozionante, che ci ha subito uniti.


Come ha commentato Valeria al termine del tour, questo tempo insieme, pensato e condotto con cura, si è trasformato quasi in una seduta di psicoterapia di gruppo. Io stessa ho trascorso il resto della giornata accompagnata da una sensazione di leggerezza, respiri profondi, empatia e recettori sensoriali riattivati.



Ultima tappa del tour. la Valle della Biodiversità
Ultima tappa del tour. la Valle della Biodiversità

La storia che non si conosceva: l’ospedale psichiatrico al monastero di Astino


Nella lunga vita di queste pietre, tra ciò che oggi rappresenta il monastero per i bergamaschi e i viaggiatori e la sua storia più remota, quelle celle dei monaci, il chiostro e gli ambienti di servizio custodiscono una vicenda meno nota: una storia densa di emozioni contrastanti, che genera silenzio e riflessione.


Con il passaggio delle truppe napoleoniche, alla fine del Settecento, il monastero fu dismesso. I luoghi, abbandonati per decenni, vennero poi scelti per ospitare l’ospedale psichiatrico di Bergamo, trasformando per un periodo questo spazio di preghiera e lavoro in un luogo di cura e sofferenza.


Ci siamo quindi accomodati nell’ex refettorio del monastero e, dopo aver osservato insieme l’Ultima Cena dell’Allori, ci siamo riuniti per ascoltare i miei racconti legati alle vicende dei pazienti che, nel corso dell’Ottocento, hanno ricevuto assistenza e accoglienza tra le pietre del monastero.


Le storie, in parte dimenticate, hanno suscitato stupore, amarezza e dolore. Sono emersi tanti interrogativi, scoprendo le tracce finora invisibili delle tecniche di educazione e segregazione, e i segni che i pazienti hanno lasciato sulle pareti delle aule di Astino.



Sotto l'Ultima cena dell'Allori nel Refettorio del Monastero
Sotto l'Ultima cena dell'Allori nel Refettorio del Monastero

Dalla storia del luogo alla nostra storia personale


Da lì, il racconto si è lentamente trasformato: dalla storia del luogo alla nostra storia personale, intrecciando memoria, emozione e riflessione.

Per questa tappa Valeria ha scelto un silent book molto intenso: silent book sono albi illustrati privi di teso, quindi più evocativi.


Attraverso la storia dell'ex-monastero e dei suoi abitanti e grazie alle potenti illustrazioni dell'albo proposto, ciascun partecipante ha liberamente scelto di portare alcune riflessioni personali, nel massimo rispetto e con totale assenza di giudizio.


Abbiamo condiviso ciò che ci tiene vivi nei momenti faticosi della vita, ciò a cui ci stringiamo con forza quando ne sentiamo il bisogno. Passato e presente, luoghi storici e luoghi simbolici: tutto si è fuso in un perfetto qui ed ora.



I ricordi che ogni partecipante ha conservato di questa esperienza insieme
I ricordi che ogni partecipante ha conservato di questa esperienza insieme

Le passeggiate interiori ad Astino hanno cambiato per sempre il mio modo di osservare e attraversare quei luoghi.

Chi ha partecipato, e chi parteciperà, non solo avrà l’occasione di radicarsi nella storia del nostro territorio, ma porterà con sé gli insegnamenti di un’eccezionale professionista, Valeria, che ci ha trasmesso un dono prezioso: la consapevolezza che le nostre vite sono come arcipelaghi sociali, e che questi incontri rappresentano ponti per ritrovarci, ascoltarci e riconoscerci come parte di una comunità viva e accogliente.


Questo tour alternativo ha confermato ancora una volta ciò in cui credo profondamente fin dalla mia prima esperienza: collaborare con professioniste provenienti da ambiti diversi dalla cultura e dal turismo amplifica il valore delle visite guidate, moltiplicando i punti di vista, intrecciando competenze e passioni, e trasformando ogni evento in un momento autentico di crescita personale e collettiva.



Il sentiero che attraversa la Val d'Astino
Il sentiero che attraversa la Val d'Astino

Un grazie speciale a Valeria, a chi mi offre la possibilità di realizzare questi progetti, e a tutte le persone che accolgono queste proposte con entusiasmo, curiosità e gratitudine. Senza di voi, ogni cammino resterebbe solo una strada; insieme, invece, diventa un viaggio.


Se desideri partecipare alle prossime Camminate interiori, puoi consultare il calendario dei tour della Margì.



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