La Valle di Astino: un luminoso intreccio di natura e cultura a Bergamo

"Che cos'ha di particolare la tua Bergamo?"
Ogni volta che mi viene posta questa domanda (alla quale le risposte sarebbero infinite, lo sappiamo!), racconto alle persone quello che amo di questa città speciale e così ripercorro con la mente tutte le sfumature della sua bellezza; nel farlo, penso sempre a quanto Bergamo sia fortunata: ha un'anima così unica nella sua duplicità di Alta e Bassa, splendidamente coronata da quell'abbraccio di verde tutt'intorno.
E trovo che proprio tale aspetto renda questa città ancora più singolare: con un balzo - letteralmente! - sa portarti nella natura più verde, tanto da farti dimenticare la fisionomia della città, ma con la storia sempre vicina, pronta a svelarsi per te in ogni angolo.
La valle di Astino

La magia di questo luogo - che è soltanto uno degli scrigni verdi della città - è proprio questa: in un batter d’occhio lasci la città alle spalle e la natura si spalanca ai tuoi occhi, verdissima e luminosa.
È quasi irreale come in pochi passi si varchi un mondo ribaltato rispetto a quello da cui si proviene: salutati il vociare delle persone, le infinite auto e le file di case, lo scenario cambia radicalmente e il silenzio diventa il tuo compagno di viaggio.
Questa meravigliosa porzione dei Colli merita oggi un'attenzione particolare anche e soprattutto perché nell’ultimo periodo è stata protagonista di incredibili momenti: un restauro complessivo importante, che ha avuto come apice il ritorno "a casa" di un'opera di eccezionale valore, e la conquista del prezioso Premio Nazionale del Paesaggio 2021 con il progetto "La biodiversità dentro la città". E non è finita: è in corso la sua candidatura al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa!
…Ma riavvolgiamo il nastro e andiamo alle origini di questa bellissima storia!