Il quartiere Santa Lucia a Bergamo: una piccola Parigi

Mancano solo dei tavolini con le sedie impagliate, le insegne bohémien dei Cafè e le note di La vie en rose (ti invito ad ascoltarla mentre leggi!!) e poi questo quartiere di Bergamo potrebbe tranquillamente essere scambiato per una piccola Parigi!
Sto parlando del quartiere di S. Lucia, una zona che per noi bergamaschi è nota per la vicinanza allo storico Ospedale Riuniti di Bergamo o per i comodi parcheggi per raggiungere Città Alta a piedi, ma che credo non abbiamo mai osservato con il giusto sguardo.
Ecco perché ho deciso di portarti in tour con me: tieni d'occhio il calendario e presto potremo scorrazzare insieme in giro per le vie di questo meraviglioso angolo di Bergamo.
Nel frattempo, eccoti qualche spunto per scoprire in autonomia la bellezza di questo angolo Liberty bergamasco!
Il quartiere Santa Lucia: una città-giardino
Il quartiere di S. Lucia si adagia sulle pendici del colle di Città Alta: è come se fosse al sicuro, abbracciato da un lato dallo sperone che da Porta S. Giacomo avanza verso la pianura e, dall'altra parte, dai colli che avanzano verso Longuelo e Mozzo.
Il verde decora questo anfiteatro naturale, che, proprio per l'abbondanza delle sue risorse agricole e per il suo essere così soleggiato, da sempre è chiamato Conca d'Oro; gli abitanti nell'ultimo secolo ne hanno conservato l'aspetto naturalistico curando giardini meravigliosi che decorano ville incantevoli.

Il quartiere di S. Lucia nasce attorno ad un monastero trecentesco votato a S. Lucia, la cui storia è ricordata dalla piccola chiesetta che tutt'ora sorge nel cuore di questo piccolo mondo. Accanto alla chiesetta la Scuola Imiberg si insedia in un vecchio orfanotrofio maschile di inizio Novecento, poi divenuto ospedale militare durante la Prima Guerra Mondiale.

