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Dormire in un rifugio a Bergamo ed esplorarne i dintorni: 8 proposte per tutti (o quasi)

Fabio Fratus ci racconta dove trascorrere una notte nel silenzio delle nostre montagne


Da qualunque parte della provincia alziamo lo sguardo, ecco che le Orobie Bergamasche compaiono davanti ai nostri occhi!


Le montagne sono un fantastico polmone verde ed un elemento imprescindibile del paesaggio bergamasco. Durante la bella stagione, le vallate si trasformano ed è bellissimo incamminarsi lungo qualcuno dei percorsi che attraversano boschi, prati e laghetti di montagna. Pensa che il Parco delle Orobie Bergamasche conta circa 1.000 chilometri di sentieri. Non c’è che l’imbarazzo della scelta!

I panorami sono strepitosi e, quando il caldo della pianura si fa opprimente, potrebbe essere una buona idea arrivare fin quassù alla ricerca di un po’ di refrigerio.


Per un’esperienza davvero speciale, lontana dai fronzoli e dai confort a cui siamo abituati, ti consiglio di trascorrere una notte in uno dei tanti rifugi della bergamasca. Ce ne sono una trentina anche se solamente alcuni dispongono di posti letto. Ho selezionato per te otto rifugi bergamaschi in cui poter dormire, scegliendoli tra quelli più conosciuti e aggiungendone anche qualcuno che a me è piaciuto particolarmente.


polenta e formaggio rifugio fratelli grassi

Il contatto con la natura, con le tradizioni bergamasche e con la semplicità della vita di un tempo (il cellulare spesso non prende!) è assicurato. Ecco perché dormire in un rifugio è una bellissima avventura per tutta la famiglia, compresi i più piccoli.


E se si lamenteranno per la camminata? Un buon piatto della tradizione montana, una partita a carte attorno al fuoco ed un sonno ristoratore ripagheranno ampiamente della fatica fatta per raggiungere il rifugio.

Te lo posso garantire dato che da piccolo andavo spesso in montagna con i miei genitori. Ricordo che, prima di avviarmi lungo il sentiero, era una continua lamentala ma poi il fascino della montagna e la voglia di raggiungere la meta prendevano il sopravvento ed iniziava la magia!


Rifugio Fratelli Calvi: un rifugio in Val Brembana

rifugio fratelli calvi Bergamo valle brembana

Il sentiero che conduce al Rifugio Fratelli Calvi, largo e ben tenuto, è davvero scenografico e attraversa pinete, prati con baite di montagna, minuscoli borghi e perfino una bella cascata. A proposito di borghi, dopo pochi minuti di cammino ti troverai ad attraversare la frazione di Pagliari. Si tratta di un posto magico, dove il tempo sembra essersi impigliato da qualche parte tra le pareti in pietra delle abitazioni o tra le tegole in ardesia dei tetti.


Tanti secoli fa, il borgo costituiva l’ultimo bivacco per i contrabbandieri che, diretti verso la Valtellina e la Svizzera, riuscivano a raggirare la dogana veneta di Ca’ San Marco.


Una volta raggiunto il rifugio, scoprirai che si trova in una conca naturale con alcuni laghetti alpini e con un panorama che abbraccia alte montagne e pascoli verdissimi. Il rifugio, risalente a 1935, è dedicato ai fratelli Calvi (di cui 3 caduti da eroi nella prima guerra mondiale) ed è davvero uno dei più belli di tutta la Val Brembana!


- SENTIERO: 2.30 ore di cammino con partenza da Carona in Valle Brembana (dislivello di 784 metri)

- STRUTTURA: 86 posti letto e 70 coperti nel ristorante


Rifugio Gherardi: alla scoperta dei rifugi bergamaschi

rifugio Gherardi bergamo

Il Rifugio Gherardi, tra tutti quelli della bergamasca, è uno dei più facili da raggiungere. Si trova a 1650 metri di altitudine e lo si raggiunge con una bella passeggiata, adatta a tutta la famiglia, che parte dalla Val Taleggio.


Superati i boschi, il paesaggio si rivela in tutta la sua bellezza. Spesso capita di incontrare qualche vacca al pascolo e di avvistare perfino delle marmotte (ne ho sentite moltissime fischiare!).

Il rifugio è gestito dai volontari del Mato Grosso ed il ricavato viene devoluto in beneficienza. Dopo aver assaggiato i sapori tradizionali della cucina di montagna, cosa c’è di meglio di un po’ di relax sui prati che circondano il rifugio?


Se, al rientro, hai conservato ancora un po’ di energie, raggiungi in pochi minuti l’Oratorio di Sant'Antonio Abate a Pizzino. Esternamente, con la sua semplicità, sembrerebbe una chiesetta di poco conto. In realtà si tratta di un edificio romanico del 1483! Se avrai la fortuna di trovarlo aperto, entra a scoprire gli affreschi eseguiti dalla famiglia Baschenis di Averara, riportati alla luce con gli interventi di restauro eseguiti negli anni ’90 del secolo scorso.


- SENTIERO: 1 ora di cammino con partenza da Pizzino in Val Brembana (dislivello di 370 metri)

- STRUTTURA: 60 posti letto e 80 coperti nel ristorante


Rifugio Laghi Gemelli: un bellissimo rifugio in Val Seriana

rifugio laghi gemelli bergamo

Quando mi avvio lungo il sentiero che, da Carona, arriva fino al Rifugio Laghi Gemelli cerco di non pensare alle ore di cammino che mi si palesano davanti. Mi concentro sui paesaggi che, superato il primo tratto di bosco, mi si apriranno davanti agli occhi: numerosi laghetti artificiali su cui si specchiano le cime dei monti circostanti, distese di prati e ruscelli rinfrescanti.


Il rifugio lo si vede da lontano, con le sue imposte rosse così caratteristiche. Ma è proprio prima di arrivare che compaiono i Laghi Gemelli, che danno il nome al rifugio. La leggenda racconta di due sventurati innamorati che, durante la loro fuga d’amore, precipitarono nel dirupo. Dai loro corpi si generarono i due laghetti ma, la sorte, volle tenerli distanti anche dopo la morte. Tranquilli, abbiamo un lieto fine: oggi, grazie alla diga, si sono però finalmente riuniti!


Il rifugio Laghi Gemelli si trova a quasi 2000 metri di altitudine e la sua cucina è davvero in grado di far recuperare tutte le energie spese durante la salita!

Sia che tu raggiunga il rifugio da Carona che dalle Baite di Mezzeno (Roncobello), sulla via del ritorno passerai in prossimità dell'affascinante Mulino Gervasoni, situato nella tranquilla frazione di Baresi. Le sue origini risalgono al XVII secolo e, dopo secoli di spremitura delle noci e di macinazione delle farine, oggi è stato acquistato dal FAI che l'ha aperto ai visitatori.


- SENTIERO: 3 ore di cammino con partenza da Carona in Valle Brembana (dislivello di 850 metri)

- STRUTTURA: 70 posti letto e 70 coperti nel ristorante


Rifugio Alpe Corte: passeggiata per tutta la famiglia

rifugio alpe corte bergamo

Il sentiero che conduce al rifugio Alpe Corte è probabilmente uno dei più facili e brevi e, proprio per questo, è il più frequentato dalle famiglie. Da piccolo adoravo camminare lungo il sentiero ombreggiato (largo e ben tenuto), giocare al ruscello una volta arrivato alla meta e correre tra i bellissimi prati circondati dai monti.


Recentemente il rifugio è stato rinnovato e, contrariamente ad altre strutture, viene aperto anche durante i mesi invernali (nel weekend).

Il bosco, da queste parti, ha da sempre costituito un’importante risorsa per le genti che abitavano la Valcanale. Lo dimostra la Rasga del Tönöla, un’antica segheria del Settecento (ma forse già attiva secoli prima) che lavorava il legname destinato alla costruzione degli edifici della zona. Ancora oggi la segheria, alimentata ad acqua, è perfettamente funzionante ed è visitabile in particolari occasioni.


- SENTIERO: 1 ora di cammino con partenza da Valcanale in Valle Seriana (dislivello di 410 metri)

- STRUTTURA: 31 posti letto e 80 coperti nel ristorante


Rifugio Grassi: tra la Val Brembana e la Valsassina

rifugio grassi bergamo Val Brembana

Il Rifugio Grassi si trova lungo un antico sentiero che collegava la Valle Brembana con la Valsassina (Lecco) e, ancora oggi, è un bel punto d’incontro tra gli escursionisti delle due province.

Nel grande alpeggio in cui è situato il rifugio pascolano le vacche che producono il Formai de Mut. Inutile dire che, tra gli ottimi piatti che escono dalla cucina del Grassi, vale la pena di assaggiare anche i formaggi.


Questo rifugio della provincia di Bergamo è uno dei pochi che rimane aperto anche nei fine settimana dei mesi invernali.

A Valtorta, da dove parte il sentiero, si trova l'interesse Museo Etnografico Alta Valle Brembana. Allestito all'interno della Casa della Procura (XV secolo), il museo raccoglie oggetti e storie delle genti fiere e tenaci di queste valli.


- SENTIERO: 3 ore di cammino da Valtorta in Valle Brembana (dislivello di 1100 metri)

- STRUTTURA: 24 posti letto e 48 coperti nel ristorante


Rifugio Balicco: uno dei più recenti della bergamasca

rifugio balicco bergamo

Lungo il Sentiero 101 che collega il Rifugio Benigni con il Dordona (Sondrio) si incontra il nuovissimo Rifugio Marco Balicco. La struttura è stata inaugurata nel 2015 ed è costituita da un moderno edificio in legno e da una baita in pietra già esistente. Gli impianti sono moderni ma l’atmosfera rimane sempre quella dei rifugi bergamaschi di montagna.


La cucina della tradizione prevede anche, come curiosa aggiunta al menù, un piatto del Nepal (accompagnato però da una bergamaschissima polenta).


I due sentieri più facili per raggiungere il Rifugio Balicco partono uno da Fraccia (frazione di Mezzoldo) e l’altro dal Rifugio Madonna delle Nevi. Proprio qui si trova una semplice chiesetta fatta costruire a fine Ottocento per dare l’Eucarestia ai pastori che, durante l’estate, portavano le vacche in alpeggio.


- SENTIERO: 1.20 ore di cammino da località Fraccia a Mezzoldo in Valle Brembana (dislivello di 300 metri)

- STRUTTURA: 12 posti letto e 20 coperti nel ristorante


Rifugio Monte Poieto: a piedi o in cabinovia

rifugio monte poieto

Lasciamo un attimo da parte l’atmosfera semplice e rustica dei rifugi bergamaschi perché, quando si arriva al Monte Poieto, ci si trova di fronte a qualcosa di completamente differente. La struttura, rinnovata recentemente, offre belle camere matrimoniali ed un ristorante di un certo livello.


Secondo me questo rifugio costituisce un’ottima soluzione per chi vuole approcciare alla montagna per le prime volte ed è perfetto per le famiglie. La passeggiata per arrivarci è semplice ed i prati attorno al rifugio sono sempre frequentatissimi dagli amanti del pic nic, da bambini che giocano sugli scivoli e da chi si legge un libro in assoluto relax.


Ma non è tutto: per i più pigri, c’è la possibilità di raggiungere il Rifugio Monte Poieto con una bella cabinovia che parte da Aviatico. Emozione e panorami suggestivi sono garantiti!

Salendo invece da Ganda si incontra l’Osservatorio Astronomico delle Prealpi Orobiche che, tutti i primi venerdì del mese, apre gratuitamente ai visitatori e permette di ammirare stelle e pianeti con l’aiuto di professionisti.


- SENTIERO: 40 minuti di cammino con partenza da Aviatico in Valle Seriana (dislivello di 350 metri)

- STRUTTURA: 28 posti letto e 200 coperti nel ristorante


Rifugio Curò: il più famoso rifugio della Val Seriana

rifugio curò valle seriana

Nonostante l’escursione non sia delle più brevi, sono in moltissimi i bergamaschi che raggiungono ogni anno il Rifugio Antonio Curò. Non a caso è anche uno dei più famosi di tutta la provincia.

Situato nel cuore del Parco delle Orobie Bergamasche, è circondato da paesaggi straordinari ed è collegato con altri rifugi come il Coca, il Tagliaferri e l’Albani.


Oltre che per l’ottima cucina casalinga e per i numerosi posti letto distribuiti tra varie camerate, il rifugio è conosciuto anche per la sua vicinanza alle cascate del Serio. Il bacino idrico, che viene periodicamente aperto per generare lo spettacolo, è situato proprio accanto al Curò.


Il sentiero per raggiungere il rifugio parte da Valbondione. Rispetto al solito itinerario, ti suggerisco però di prendere il percorso 332 del CAI che, oltre all’avvistamento di stambecchi (soprattutto in primavera), ti permetterà di attraversare Maslana, un minuscolo ed affascinante borgo di montagna con gli edifici in pietra, i tetti in ardesia e le fontane da cui sgorga acqua limpidissima. Poco dopo l’abitato, superato un antico ponte romano, si trova anche un Osservatorio floro-faunistico.


- SENTIERO: 2.30 ore di cammino con partenza da Valbondione in Valle Seriana (dislivello di 1000 metri)

- STRUTTURA: 92 posti letto e 150 coperti nel ristorante


Puoi trovare maggiori informazioni sui rifugi in cui dormire nella bergamasca sul sito ufficiale!

Intanto, io ti auguro un buonissimo viaggio sui meravigliosi sentieri che ci circondano... in direzione del tuo rifugio preferito!


Sitografia

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